Sessualità dopo il parto: come affrontare il cambiamento

Scritto da
Alessia Di Bari
21
April
2025

Indice

  1. ¿Che cos'è un piano di formazione?
  2. Obiettivi di un piano di formazione per l'azienda
  3. ¿Perché investire in un piano di formazione?
  4. ¿Come elaborare un piano di formazione?
  5. Esempi di piani di formazione nelle aziende
  6. Esempi di piani di formazione nelle aziende
  7. Esempi di piani di formazione nelle aziende
  8. Esempi di piani di formazione nelle aziende

Diventare genitori per la prima volta è un cambiamento profondo e spesso travolgente. Accanto alla gioia per l'arrivo di un figlio, emergono nuove responsabilità, stanchezza e squilibri che possono mettere in crisi anche le relazioni più solide. Una delle aree più colpite è quella dell'intimità: il calo del desiderio sessuale è infatti molto comune nel periodo post-parto, ma spesso viene vissuto con disagio o preoccupazione. In questo articolo, esploriamo come affrontare il "crollo sessuale" dopo la nascita di un figlio, tra ricerca scientifica, consigli pratici e consapevolezza emotiva.

Perché cala il desiderio dopo il parto?  

Il periodo perinatale, che include gravidanza e primi mesi dopo il parto, comporta una serie di cambiamenti fisici, ormonali ed emotivi che influiscono profondamente sulla vita sessuale. Studi recenti dimostrano che durante la gravidanza, soprattutto nel terzo trimestre, la frequenza dei rapporti sessuali tende a diminuire. Dopo il parto, molte coppie vivono un ulteriore allontanamento: l'attività sessuale riprende in modo graduale, a volte solo dopo tre o sei mesi. Le cause principali includono:

  • Dolore o disagio fisico
  • Calo ormonale
  • Stanchezza cronica
  • Ansia da prestazione o paura di fare male
  • Mancanza di privacy e tempo

A tutto questo, per le neomamme e neopapà, si aggiunge il carico emotivo legato alla nuova identità di genitori, che può ridurre il desiderio di intimità sessuale e far emergere nuove fragilità nella coppia.

Il potere dell'affetto: piccoli gesti, grande impatto  

Un recente studio pubblicato sul Journal of Social and Personal Relationships ha evidenziato come il contatto fisico affettuoso (abbracci, carezze, baci) diminuisca significativamente nei mesi successivi al parto. Tuttavia, proprio questi gesti quotidiani rappresentano un pilastro fondamentale per mantenere viva la connessione emotiva e sessuale nella coppia.

Quando il tatto viene visto non solo come anticamera del rapporto sessuale, ma come espressione d'affetto, è più facile sentirsi connessi, supportati e desiderati. Coltivare la tenerezza e l'intimità non sessuale aiuta a creare un ambiente sicuro in cui entrambi i partner possono tornare gradualmente a desiderarsi.

Consigli pratici

  • Ritagliate piccoli momenti quotidiani di contatto fisico, anche durante le attività di cura del neonato
  • Comunicate apertamente le vostre emozioni e bisogni, senza giudizio
  • Esplorate forme alternative di intimità come coccole, massaggi, momenti di ascolto
  • Concedetevi tempo insieme lontano dal ruolo genitoriale (anche solo una passeggiata o una cena a casa)

Attenzione alla catastrofizzazione romantica  

Quando la sessualità cambia, è facile lasciarsi sopraffare da pensieri negativi come: "non torneremo mai più come prima", "non mi desidera più", "la nostra relazione è finita". Questo fenomeno è noto come catastrofizzazione romantica e può generare ansia, distanza e insoddisfazione sessuale.

Studi recenti suggeriscono che una visione catastrofica delle difficoltà relazionali porta ad amplificare i problemi e riduce la capacità di affrontarli in modo costruttivo. Al contrario, accettare che il desiderio sia fluttuante soprattutto in momenti delicati come il post-parto, aiuta a ridurre la pressione e promuove una riconnessione graduale.

Come disinnescare i pensieri catastrofici:

  • Riconosci i pensieri disfunzionali e prova a metterli in discussione
  • Ricorda che ogni coppia attraversa momenti di calo: è normale
  • Focalizzati sui segnali positivi, anche piccoli, nella relazione
  • Parla con il partner in modo aperto, condividendo emozioni e non accuse

Il supporto professionale fa la differenza  

Ogni storia di coppia è unica, ma affrontare le sfide del post-parto insieme e con consapevolezza può fare la differenza. Se il calo del desiderio persiste, genera frustrazione o conflitti, è utile considerare il supporto di un esperto. La sessualità non è solo un aspetto fisico, ma un'espressione della relazione e del benessere individuale. Un professionista può aiutare la coppia a ritrovare equilibrio, desiderio e comprensione reciproca.

Conclusione  

Nel delicato passaggio alla genitorialità, è normale che l'intimità cambi. Ma cambiamento non significa perdita: con empatia, pazienza e comunicazione, è possibile ricostruire una sessualità che si adatti alla nuova fase della vita, senza rinunciare al piacere e alla connessione emotiva. Consulta un esperto per ricevere il supporto necessario e migliorare il tuo benessere sessuale.

Alessia Di Bari: Laureata in comunicazione. Master in sessuologia. Dottorato in Sessualità Umanistica. Attivista anti grassofobia, per la diversità corporea e fat acceptance. Speaker TEDx e divulgatrice sessuale.

Adattato dal sito: Psychology Today

Bibliografia: Tavares, I. M., Brandelli, Y. N., Dawson, S. J., Impett, E., Debrot, A., & Rosen, N. O. (2024). Connecting through touch: Attitudes toward touch in pregnancy are associated with couples’ sexual and affectionate behaviors across the transition to parenthood. Journal of Social and Personal Relationships, 02654075241232704.

Wang, G. A., Dawson, S. J., Huberman, J. S., & Rosen, N. O. (2024). Daily and longitudinal associations between relationship catastrophizing and sexual well-being in the postpartum period. Journal of Social and Personal Relationships, 02654075231224327.